Lo scorso 27 settembre, presso l’Hotel Fuori Le Mura di Altamura (Bari), si è svolta la Giornata Tecnica organizzata da Antim, intitolata “Semole nobili e paste d’eccellenza: la filiera che nutre il mondo”. L’evento ha offerto ai partecipanti un momento di aggiornamento sui principali temi legati alla produzione di semole di qualità, alla pastificazione, alla sostenibilità e all’innovazione tecnologica dei processi.

Il presidente Lorenzo Cavalli ha sottolineato: “Questa giornata tecnica rappresenta per noi un momento prezioso di confronto e approfondimento su temi strategici per la filiera delle semole e della pasta di qualità. Il settore sta vivendo cambiamenti rapidi tra innovazione tecnologica, sostenibilità e nuove dinamiche di mercato, e occasioni come questa ci permettono di riflettere insieme su come affrontare le sfide future, valorizzando competenza, tradizione e capacità di innovare. La collaborazione tra le aziende, i tecnici e i professionisti è la chiave per continuare a crescere e a offrire prodotti d’eccellenza”.

Per OCRIM, ha preso la parola Marco Galli, direttore del Dipartimento Tecnologico, con un intervento dedicato alla produzione di semola in un mercato dinamico. Al centro della sua relazione è emerso un concetto chiave: oggi non basta più disporre di impianti efficienti, serve una flessibilità reale che consenta di adattarsi rapidamente sia alle diverse caratteristiche delle materie prime sia alle specifiche richieste dai clienti.
In questo contesto, la miscelazione dei grani assume un ruolo strategico. Tradizionalmente basata su percentuali fisse, questa pratica rischia di trasferire al prodotto finito le naturali disomogeneità delle partite di frumento, con inevitabili ricadute sulla qualità della semola. OCRIM ha quindi sviluppato il sistema QTM (Quality Target Mixing), che rappresenta un salto di qualità nell’approccio alla miscelazione: grazie a sensori che gestiscono in tempo reale il contenuto proteico della miscela, il sistema regola automaticamente i dosaggi dei singoli grani. Questo permette di garantire costanza qualitativa, ottimizzare i costi di gestione e ridurre al minimo il rischio di variazioni indesiderate nel prodotto finale.
Il tema della flessibilità è stato approfondito anche in relazione ai diagrammi di macinazione, alla gestione delle granulometrie e ai sistemi di rimacina, dove automazione e integrazione dei processi rappresentano oggi strumenti indispensabili per cogliere le opportunità offerte da mercati sempre più specializzati e in continua evoluzione.
Un ringraziamento ad Antim per l’organizzazione di questa giornata tecnica e per l’opportunità di condividere la propria esperienza all’interno di un confronto che ha saputo valorizzare l’intera filiera delle semole e della pasta di qualità.
